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Signora con il cappello piumato

Signora con il cappello piumato, Gustav Klimt, 1908.
Dimensioni 25 × 30 × 2
Artista Cinzia Chiulli
Tecnica ceramica sopra smalto a grande fuoco su frammento di peperino

Il peperino è pietra di origine vulcanica del centro Italia e più precisamente della Tuscia, area circoscritta tra la bassa Toscana e l'Alto Lazio, di colore grigio.
Il nome deriva dalla particolare forma semicircolare e irregolare che ricorda il pepe, che caratterizza la superficie della stessa. 
La pietra di origine vulcanica viene sottoposta a due cotture, la prima arriva a circa 1.000 gradi di temperatura e vede la trasformazione cromatica dal grigio al rosso grazie alla reazione chimica dell'ossido ferrico, che la anima. 
Dopo la prima cottura nel peperino si evidenziano le iridescenze che fanno brillare in modo non omogeneo la superficie, e la pietra così riprende ad "ospitare" lo smalto che diviene una sorta di "tela" eterna perché pronta ad accogliere i colori che per quanto riguarda la ceramica sono ossidi di origine minerale. 
La ceramica è la forma d'arte considerata nobile in quanto è l'unica che necessita dei quattro elementi naturali : aria, acqua, terra e fuoco, e mentre quest'ultimo in qualsiasi altra tecnica può bruciare e distruggere, nella ceramica, "crea" e la rende eterna. 
Le difficoltà delle riproduzioni dei grandi artisti normalmente su olio, tecnica coprente, in questo caso vengono riprodotte con la tecnica ceramica - a velature - due processi opposti e per questa stessa ragione, particolarmente elaborati. 
L'idea di realizzare su frammenti di pietra è quella - se possibile - di evidenziare l'unicità di queste opere e anche di proteggerle trasponendo su peperino, rendendole quindi "indistruttibili".


GUSTAV KLIMT, uno degli artisti più famosi del '900, è per quanto mi riguarda il più innovativo in quanto "unisce" e "mescola" per la prima volta il figurativo, la geometria e l'oro, dove l'unicità dell'immagine viene legata unitariamente dall'insieme dei singoli elementi.
Il fattore più importante della sua notorietà è la fama di pittore erotico della sua epoca. 
Come Freud, suo contemporaneo, anche lui cercava le risposte e il suo enigma, scandagliandone gli abissi, scavava come un archeologo nel profondo, utilizzò simboli antichi come metaforico collegamento con lo scavo degli impulsi, e sopratutto dell'erotico. 
Klimt si rivolse alla donna, quella creatura sensuale e trasse da lei tutto ciò che era piacere e dolore, vita e morte. 

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