Il titolo è un richiamo alla fantasia, derivante da una sensazione illusoria ed immaginaria.
L’assenza di elementi catapulta lo spettatore in un contesto isolato, un ambiente vivo ed asettico, una studiata e calibrata impronta deformante tra strade e forme costruite d’istinto.
La scelta cromatica risalta i contenuti visivi e mette in evidenza le fusioni prospettiche, perfettamente bilanciate nelle due opere.
Questa opera fa parte di un dittico appartenente allo stesso periodo artistico ma realizzato e concluso in due anni differenti.
In realtà, infatti, si manifesta una evidente differenza visiva e di stesura cromatica, anche se, apparentemente, i due quadri, se visti insieme, sono di notevole somiglianza.
Le due opere distinte sono datate 2018 e 2019, questa nello specifico porta la data 2018.
Artista: ENRI (Roberti Enrico)
