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Fazio Serena Tela su tela - Intermediari d'arte

artista Fazio Serena
Fazio Serena

Veneta di nascita ma con origini siciliane, ha compiuto gli studi artistici a Verona, Venezia e Milano dove ha frequentato l’Accademia di Brera. Dal 1980 vive in Sardegna. E’ stata docente di Educazione Artistica. Inizia ad esporre giovanissima (1975) partecipando a concorsi e mostre collettive in tutte le regioni italiane ottenendo premi e riconoscimenti. Nella quarantennale attività pittorica ha tenuto personali in molte città italiane: Millesimo (Sv), Milano, Verona, Brenzone sul Garda, Torino, Bologna, Roma, Massa Carrara, Cagliari, Alghero e Oristano, Segrate e Turbigo (Milano), Orosei e Lanusei (Nu) Sardara (Ca) ,Aosta, Crema, Venezia, Novara… e in alcune città estere (New York, SanPaolo del Brasile, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Londra, Vina del Mar in Cile per gli Istituti Italiani di Cultura) ; Bruxelles, Lanzarote (Canarie),Bielefeld (Germania), Izola (Slovenia), Kope (Croazia), Fukuoka (Giappone). La Galleria Le Bombonnier di Sanremo ne ha curato la promozione in Liguria e in Costa Azzurra. Ha collaborato attivamente con XX.9.12FABRIKA di Padova con cui ha partecipato a manifestazioni collaterali alla Biennale di Venezia 2009, a “Progetto Archivio-Vinile” e a “Centocinquantax150”. Ha partecipato all' EXPO di Forte dei Marmi 2009 con lo Studio Ambre e alla Biennale di Ferrara 2008 con la Galleria di Francesca Mariotti. A Napoli ha esposto al Castel dell’Ovo e in Palazzo Tocco di Montemiletto nel 2013 per l’Accademia della Bussola. Le Edizioni EA di Palermo l’hanno invitata alla Biennale di Verona 2016 e alla Biennale d’Arte del Mediterraneo-Palermo 2017- Ha partecipato al TOSCANA TOUR/LIBRO D’ARTISTA edizioni 2017-2018-2019-2020-2022 e alle edizioni dal 2008 al 2021 della Biennale d’Arte e Letteratura Lumen di Cagliari.

Ha collaborato alla realizzazione di spettacoli teatrali e musicali : Suoni e colori della Sardegna, Danzando tra le antiche mura (S.Saturnino-Cagliari) ,Musica sotto le stelle(Barisardo), Vibrazioni nell’anima (Auditorium Cagliari). Ha realizzato immagini per spettacoli rivolti all'infanzia su favole di Rodari e copertine di libri, manifesti ecc.

Scenografie e dipinti per Performance di canto, danza, poesia: MATER-EVOLUTION, VINIL LEGS ed ELEONORA MATER ARBORENSE in collaborazione con Valeria Franchi, Daniela Porru, Annamaria Anatella, Cristina Locci, Cicci Orsi.

Sono comparsi articoli ,interviste, opere e citazioni su: Arte, L’Elite, Annuario Comanducci, Les Artistes Europeens, Incontri d’arte, Milano domani, Il Cavalletto, Nuovi Orizzonti, Artecultura, L’Eco di Monza, Break, Civitas Pacis, Nuovorientamenti, SegrateOggi, Cronache di Segrate, L’Arena di Verona,Il Corriere della Sera, L’Unità, Il Giorno, L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Sardegna, La Nazione di Firenze,Ausstellung di Bielefeld, Il Cagliaritano, La Gazzetta e La Discussione di Roma,

Il suo nome risulta inserito nel volume di Mario Monteverdi “Donne di quadri” dedicato alle pittrici del passato e del presente, “Incontri d'arte” di Dino Villani e inoltre su “ Ellepi” (Copertine d’artista) e “Il colore delle parole” (2016) Ed. La Bussola Napoli, su “Italiani” di Vittorio Sgarbi

Hanno parlato di lei:TG1 Rai -TG3 Rai - RAI 1 - RAI 3 -Radio Jolly- Radio Cometa- Videolina- Sardegna 1- Teleradio Reporter- RAI 3 Regione Veneto, Lombardia e Sardegna

Studio: Flumini di Quartu-(Cagliari)

tel. 070- 890991 cell. 320-1736210

www.serenafazio.it

info@serenafazio.it

Le mie opere, poeticamente accompagnate da liriche e scritti, si sviluppano molto spesso sul tema della Donna come Madre, come creatrice e partoriente insieme, legata ad una armonica vitalità dell’Universo intero. Dalla gioia e dal dolore, dall’alternanza e combinazione dei quattro elementi primari e dall’unione dei sette colori di cui è composta la luce solare, nascono creazioni poetiche che in una sinfonia d’insieme si compongono e sviluppano intorno alla figura femminile.

Da bambina, a Verona, guardavo papà dipingere barche,ritratti, case, animali. Belli, pensavo...ma io sarò diversa, più moderna, più essenziale. E così ho iniziato ad esprimermi con colori piatti, senza volume. Solo linea e colore. E raccontavo me stessa, la mia solitudine. Le tante esperienze di malattia mi avevano resa introversa e schiva ma, nello stesso tempo, forte e determinata.…è stato un percorso di crescita e di amore.

Amore per la vita, sicuramente, e per l’arte, certo. Ma soprattutto una ricerca costante di equilibrio emotivo. Soprattutto dopo aver saputo, a diciott’anni, che ero sterile. Quindi diversa, quindi incompleta.

Cercavo me stessa rappresentandomi in figure di donna.

Poi, in Sardegna, ho scoperto i “cieli”, gli spazi aperti, la natura, il mare... solo colori evanescenti: violetti,rosa, celesti, gialli e arancioni per i tramonti.

Dal 2000 dipingo su tavola perché la mia malattia neurologica (CMT) comincia a darmi problemi. Ho poca forza nelle mani, impugno il pennello con difficoltà. L’arte può riempire la vita, soprattutto se è una sfida con sé stessi, se è mezzo di conoscenza e di riflessione sui grandi temi dell’essere.

Mi appassiono al tema della “Maternità nel tempo”. Studio la civiltà nuragica. Nascono progetti artistici: teatro, performance di danza, poesia, musica e pittura. Curo scenografie e testi teatrali.

Nonostante i frequenti ricoveri per fratture, ho portato avanti un tema artistico molto coinvolgente: le “Armonie”. Si tratta di opere in cui lo strumento musicale è inserito in un ambiente naturale, preferibilmente marino. “Arpa-ponte tra i popoli” e ”un bel dì vedremo...” sono alcuni titoli

Ma la vita riserva sorprese e sconvolgimenti. Come una separazione, una frattura in un matrimonio durato 35 anni. La depressione è inevitabile. E ancora arte e vita si compensano. Nascono così le “Tensioni e lacerazioni”. Così mi sentivo io. Ho sfogato la mia rabbia nella pittura realizzando opere con calze di nylon tirate, annodate, lacerate.

Nella continua alternanza di gioia e dolore, nel frantumarsi delle certezze, l’Arte e la Fede in Dio, quella che dà un senso a tutto, mi viene in aiuto. E mi fa credere, ancora una volta, che la Vita è un dono da vivere.


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