Sciacca Francesco
Francesco Sciacca, nasce a Marsala nel 1949 e si trasferisce a Torino con la famiglia nel 1961. Dal padre ebanista eredita l’amore per il legno e l’arte del disegno. Dopo gli studi scientifici, intraprende la carriera di tecnico informatico ma allo stesso tempo dal 1980, seguendo un suo percorso di ricerca, si dedica in maniera autodidatta ad una tecnica del tutto personale di riutilizzo del legno, per lo più fasciame di relitti di barche, macerato dal mare e dal tempo, per creare opere con cui esprimere concetti a cavallo tra fantasia e poesia.
Per la sua esigenza espressiva di uomo moderno, cerca una aderenza con l’espressione e con la vita, si ingegna a distruggerne e a ricostruirne gli elementi, a scomporli e a riordinarli secondo un nuovo ordine, vuotando le singole forme ed elaborando affascinanti composizioni. Il legno, materiale naturale usato nelle sue opere, accentua la passionalita’ dell’artista. Soggetto ricorrente delle sue sculture sono le teste umane in varie dimensioni, che mettono al centro dell’universo l’uomo in ogni sua “sfaccettatura”. L’uomo essere meccanico apparentemente privo di anima, con i suoi meccanismi d’automa, l’uomo inventore di sogni e utopie romantiche, l’uomo proiettato nel futuro, ma anche radicato nel passato fantastico della commedia dell’arte rappresentato dalle maschere di arlecchino e pulcinella.
