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Angelo de Francisco Mazzaccara

artista Angelo de Francisco Mazzaccara
Angelo de Francisco Mazzaccara

Angelo de Francisco Mazzaccara, dopo molti anni di pittura tradizionale, si ripropone al pubblico milanese in una nuova veste. Martedì 28 ottobre 2008, presso la Galleria Schubert di Milano, sarà inaugurata la sua mostra personale intitolata "Città oltre l'immagine". Le opere, realizzate con strumenti digitali e stampate su supporti fotografici, sono il frutto degli ultimi anni della sua ricerca artistica. Una ricerca finora conosciuta da pochi estimatori della video arte, terreno di passaggio obbligato per chi, come de Francisco, desidera staccarsi dai canoni estetici dell'accademismo appreso a Brera negli anni sessanta, sotto la guida di Guido Ballo, ma soprattutto per chi cerca di superare i vincoli e le barriere, affascinato dalla potenzialità recondita delle nuove tecnologie.

La mostra, che nasce dalla collaborazione tra la Galleria Schubert, l'anconetana Artessenza di Adriano d'Annunzio e la Galleria Pace di Conversano (Bari) è accompagnata da un' importante monografia che raccoglie i testi, oltre che del curatore Lorenzo Bonini, di Valentina Gentile, di Dores Sacquegna, direttrice della Primo Piano Gallery di Lecce ed una esaustiva intervista all'artista di Giorgio Seveso. Saranno acclusi al catalogo due dvd con alcune opere di video arte.

De Francisco ci parla della città e della sua gente, ma soprattutto del suo modo personale di addentrarsi sotto la sua "pelle" e sviscerarne i significati più profondi. Una penetrazione che dà il proprio contributo alla comprensione di un mondo e di una società che perde di vista i propri valori. L'artista, rivendicando a sé, e agli artisti come lui, il ruolo profetico che spesso si è perso a discapito di ricerche più effimere di facili successi, completa la propria natura.

De Francisco non cavalca le mode. Si prende il tempo necessario alla riflessione per elaborare un proprio linguaggio personale parlando al mondo circostante con le proprie opere, che altro non sono che testimonianze mute della condizione umana.


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