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Marchi Erika Tela su tela - Intermediari d'arte

artista Marchi Erika
Marchi Erika

Erika Marchi è una pittrice classe ‘73, vive e lavora a Carpi (MO).

La formazione artistica avviene grazie al lavoro che svolge per le grandi griffe italiane dell’abbigliamento quali Dolce & Gabbana, Extè, Ferrè, Twinset, mentre la tecnica pittorica viene approfondita presso lo studio di un pittore Milanese.

Il lavoro di Erika Marchi è stato descritto come innovativo e gustosamente raffinato, un’arte che diventa la rivelazione da un'altra dimensione da un'altra situazione, un qualche cosa che all’interno di uno spazio mentale si rivela agli altri e comunica agli altri. La tecnica è complessa, lunga nell'esecuzione, originale e, a tratti, sofisticata. In lei l’originalità totale di tecniche e temi incontra la sua identità fatta di musica, di moda, di uno sguardo internazionale e di quella femminilità con la quale riesce a cogliere l’essenza e l’energia degli argomenti senza perdersi in inutili sovrastrutture.

Le sue opere del primo periodo vengono considerate dall’artista come uno studio di tecniche e colori. Approda poi ad un periodo minimalista in cui il togliere, diventa l’essenza del suo narrare. Questo studio la porta a lavorare principalmente ad olio sviluppati su tela o su carta in cui in un primo periodo dominano i colori del bianco e del nero interrotti da piccoli tratti generalmente rossi. La tecnica si affina e passa dall’uso misto di pennello e spatola ad un uso più significativo del graffiato e le sue opere diventano quasi delle sculture su tela. Con l’inizio della pandemia decide di muovere alcune opere sul colore per donargli quella vena più POP che caratterizza le nuove tendenze artistiche, mantenendo inalterato il personale tratto graffiato che la caratterizza. I filoni di questa nuova tendenza sono principalmente due:

I più figurativi si chiamano “Grovigli” o “Tangles” quasi fossero delle matasse di filo che formano figure di cui il punto rosso rappresenta una ipotetica ceralacca che blocca l’ultimo filo. Sono lavori eseguiti con precisione e trasmettono spesso sentimenti quali l’amore per la famiglia, per la musica e per l’arte, ma anche figure più iconiche. Questa tecnica rievoca per l’artista le rocche del filato che si trovano nelle tessiture che ha più volte visitato. Mescolare quindi arte e moda.

I più astratti si chiamano “Labirinti” perché giocando sulle ombre del nero, nascondono spazi e figure che si rivelano solo osservando con attenzione le opere. Sono lavori più istintivi, incentrati sul senso del segno che viene spesso utilizzato come mezzo di trasmissione di messaggi importanti quale quello per la pace, i pensieri spirituali ed interiori.

Dopo aver ricevuto la medaglia d’argento al Premio Agazzi di Bergamo l’artista viene invitata a partecipare alla IX Biennale di Firenze nel 2013, confrontandosi con artisti dello spessore di Anish Kapoor.

Nel 2019 vince il Premio Banca Mediolanum e l’opera vincitrice entra immediatamente in una collezioane privata.

In Italia ha esposto in città quali Roma, Milano, Venezia, Bologna, Torino, Firenze, Bergamo. Nel 2014 è una degli artisti di Art Expo New York ed alcune delle sue opere finiscono in collezioni americane.

Partecipa negli anni successivi a progetti quali “Rotta nord Est “ presso il Museo Ugo Carà di Muggia (TS), Il labirinto dell’ Ipnotista presso il Palazzo Gallio sul lago di Como, ed è stata un’ artista di EXPO 2015 a Milano presso il Palazzo dei Giureconsulti e presso le Expo Gate; ha esposto inoltre a Roma presso la Basilica dei Santi Quattro Coronati nel progetto L’Eternità dell’ Arte ed è stata una delle protagoniste della Masterclass di Infinity, una mostra che ha avuto ben tre tappe in location di rilevante spessore (Londra, Sabbioneta, Dubrovnick).Ha partecipato al progetto Genius nel 2018 esponendo al Museo Leonardiano di Vinci, al Palazzo Pretorio di Anghiari e a Palazzo Medici Riccardi a Firenze. Nel 2020 oltre ad essere presente per il secondo anno consecutivo ad Affordable Art Fair Milano, espone presso ArteGenova e ParmaArtFair. Nel 2021 Espone ad Alassio nella Ex Chiesa Anglicana e presso il Palazzo Ducale di Massa Carrara.

All’ estero, oltre che a New York (Manhattan), espone Providence (RI) USA, Dubrovnik (Croazia), Berlino; ha esposto presso il Museo Nazionale di Tirana. Londra è per lei una città importante ed ha già stata ospite di diverse gallerie e manifestazioni. È uno degli artisti Italiani che espone nell’evento Pace & Amore Italian Selection for Expo 2021 Dubai – Abu Dhabi presso Manarat Al Saadiyat.

È presente con opere vendute sulle principali piattaforme on line Singulart,, Saatchionline, , Artsy.

Molte delle sue opere fanno parte di collezioni private; diverse sono le pubblicazioni delle sue opere su Cataloghi Mondadori, EA Editore, cataloghi e riviste di settore.

Nel 2014 la sua tecnica si evolve nel Groviglio e nei suoi primi lavori realizza Tangle Family, un’opera in cui viene rappresentato il ciclo della vita ed in particolare il rapporto tra un madre ed una figlia. Le figure sono ritratte quasi fossero delle matasse di filo dalla forma umana, ma la loro postura e la loro espressione rendono il messaggio di questo rapporto inequivocabile. La madre pazientemente spiega e la figlia innamorata ascolta.

Nel 2020 durante l’isolamento del covid, l artista realizza l’opera “ i want to break free” per liberare le barriere di quei giorni. L’artista si sente dentro l’opera e con i gomiti spinge per potersi liberare e per questo dalla tela bianca un continuo formarsi di punte e parti piene…ma l’artista riesce a scrivere fuori ciò che sente dentro.


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