Franceschini Gianni
Tracce di un lungo viaggio
Da piccolo disegnavo e dipingevo il bosco di Wallner a Ca’Macici e le mucche, il cavallo e le galline in corte alla Gabbiola, dove ho trascorso gran parte della mia infanzia.
Negli anni ‘60 raccontavo storie a ragazzi e ragazze miei coetanei in colonia a Prun, sotto i pini, dopo pranzo, mescolando personaggi e avventure scoperti nelle decine di films che vedevo nei cinema dei miei cugini.
Negli anni ’70 cantavo la rivoluzione, l’amore libero, la pace e la libertà nelle osterie del paese.
Poi ho imparato a muovere i burattini da un maestro bolognese, ho fatto il clown con il mio amico-fratello Roberto…ho scoperto il teatro di Julian Beck e di Tadeuz kantor, sono stato nel Vermount con Peter Schumann.
Quindi ho cominciato a viaggiare nel teatro. In più di 35 anni ho recitato in quasi tutti i paesi europei, soprattutto in Spagna, mia seconda patria, negli Stati Uniti, in Canada…ho incontrato migliaia di bambini, bambine, ragazze e ragazzi, da Momparnasse e le periferie di Parigi alle riserve pellerossa degli States…dal Brooklin Accademy Music di New York alle piazze di Palù e San Giovanni.
Ho raccontato storie fantastiche e inventato spettacoli per e con mio figlio che è diventato attore di cinema e teatro.
Con gioia riscopro le tracce che ho lasciato dentro di me.
Racconto una storia, canticchio due canzoni con l’intervento del mio grande amico musicista Marco Remondini, dipingo momenti di vita di un vecchio clown con la musica rock di tanti anni fa.
Gianni Franceschini
