La mia storia e il mio amore per i boschi nascono da bambina a Vienna. A scuola dovevamo imparare a memoria delle poesie e leggendo "Advent" dello scrittore austriaco Rainer Maria Rilke, mi è rimasta nel cuore l'immagine di un abete nel bosco innevato, che resiste al freddo perché vuole essere scelto come albero di Natale, illuminato dalla calda luce delle candele. L'atmosfera magica dell'Avvento e della notte di Natale rappresentano per me un momento unico nell'anno. Un momento dove il tempo si ferma e la mente si raccoglie. Nasce qui il mio desiderio e la mia esigenza di ridar vita a qualcosa che appartiene al passato, di ridare importanza a quello che è stato dimenticato.
Seduta per ore, da sola, a raccogliere mirtilli nel silenzio dei boschi della Val Pusteria ho avuto modo di percepire questi luoghi con una grande intensità. Le mani macchiate di blu del succo dei mirtilli, gli scarponcini di lato, i piedi nudi a contatto con le foglie e la terra, e il profumo del sottobosco così vicino. Ho notato qui le mie prime radici oramai morte, seppellite parzialmente e ricoperte ancora di corteccia e muschio. Le ho portate a casa e ho iniziato il lento lavoro di cesello per ridare luce alla vera natura di questi legni. Un lavoro febbrile che ogni volta non mi permette di dormire perchè non vedo l'ora di scoprire l'anima, i colori e le nervature di questo magico e profumato frammento di bosco. Poi l'urgenza di capire come dare valore alle caratteristiche uniche di ogni oggetto nella sua materialità, scegliendo le vernici più appropriate per conservare e far risaltare i colori, e decidendo dove utilizzare la foglia d'oro per illuminare le sue parti più nascoste. In seguito l'emozione di trovare il passaggio per lo stelo di metallo grezzo che dopo aver attraversato la radice si fissa alla sua base definendo così l'oggetto nello spazio tridimensionale e aprendolo a differenti punti di vista. E in ultimo arriva la luce che non vuole illuminare lo spazio circostante ma immergere l'opera in un'atmosfera magica, un atto d'amore rivolto all'oggetto stesso e a chi lo osserva.
