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Barbieri Roberta Tela su tela - Intermediari d'arte

artista Barbieri Roberta
Barbieri Roberta

Roberta Barbieri Pittrice, curatrice, insegnante.
Dopo il Liceo Artistico, nel 1985 si diploma* in Scenografia e Costumi all’Accademia di Brera, Milano (oggi equiparata alla Laurea Breve). Partecipa alla realizzazione di allestimenti teatrali e nell’ambito del Visual Merchandising. Artista poliedrica si interessa e sperimenta il rapporto con altre forme d’arte quali la danza, la recitazione, il canto e la musica.
Nel corso degli anni approfondisce studi sugli aspetti propedeutici, emozionali, terapeutici dell’espressività artistica e organizza laboratori di creatività per adulti e bambini in associazioni e scuole. Nel 2007 inaugura a Milano OBYARTStudio Multifunzionale, uno spaziogalleria dove porta avanti la propria ricerca pittorica, organizzando contemporaneamente mostre personali, collettive, laboratori, corsi tematici, eventi d’arte, letterari musicali e teatrali.
Espone in numerose mostre collettive e personali tra cui: 2014 presentata da Italia Arte, Torino, con l’opera Cattiva, chi? partecipazione alla Biennale Luxury Art/ Museo Altes Dampfbad Baden Baden – Germany; con l’opera Quando cantano le cicale e altre partecipazione a OPEN SPACE all’interno della manifestazione Step Art Fair, alla Fabbrica del Vapore Milano; FUORISALONE per MaMo Galleria esposizione di tre sue opere al 34 SbodioArtDesign; partecipa all’Esposizione Triennale di arti Visive a Roma 2014 con la sua opera IL DONO in mostra presso Università LA SAPIENZA Facoltà di Ing. Civile e Ind, sezione GOLD. Evento organizzato e promosso da La Rosa dei Venti, Svolto sotto la direzione Artistica del Prof. Daniele Radini Tedeschi e inaugurato dal Prof. Achille Bonito Oliva; 6X Sesto partecipazione con una opera 6×6 alla collettiva inaugurata alla Villa Mylius S.S. Giovanni. Le opere vengono donate al Comune di Sesto; AMACI 10° giornata del Contemporaneo inaugura da OBYARTStudio la mostra in tandem “arte &poesia” dal titolo: La parte superflua dell’autunno – scritti di Alessandro Assiri opere di Roberta Barbieri; organizzata dall’associazione artistica Evviva Noè partecipazione alla collettiva ARTE (SUR) Circolare, in mostra 5 delle opere scelte da La parte superflua dell’autunno – Palazzo Lomellini Carmagnola; 2015 ArtExpo Barcelona partecipa alla collettiva artistica internazionale organizzata da Ada Art Gallery, Barcelona; AMACI 11° giornata del Contemporaneo inaugura da OBYARTStudio la bi-personale dal titolo: Me&I StoryTeller” - in esposizione opere di Roberta Barbieri & Carolina Ferrara, testi di Patrizia Lavaselli; 2017/2018 partecipa anche come organizzatrice presso OBYARTStudio Multifunzionale, alla collettiva all'interno di BookCity presentando suoi libri d'artista; 2018 presenta un suo libro d'artista tema L'Acqua alla Mostra Internazionale del Libro d'Artista in permanenza presso Biblioteca “T. Stigliani “ Matera; 3° Festival Oggetto Libro 2018 presenta un suo libro d'artista in esposizione presso Biblioteca Nazionale Braidense Milano; 2019 partecipa all' INSTALLAZIONE COLLETTIVA TASSELLI di CARTA INCONTRI POSSIBILI organizzata da Le Arti Possibili presso STECCA 3.0 via G. De Castillia, 26 – Milano;2020 partecipa alla BIENNALE LEARTIPOSSIBILI
2020 RAME Esposizione d’arte contemporanea e artigianato artistico, organizzata da Le Arti Possibili presso STECCA 3.0 via G. De Castillia, 26 - Milano
POETICA ARTISTICA: “Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici ‘perché’ del mio respiro.
”Alda Merini“ Non so da cosa nasce tutto questo bisogno di avere a che fare con la materia, i colori e “il fare a mano, forse è nato con me. Me lo ricordo ancora quel fascinoso gorgo di colore, una spirale, che l’imbianchino di casa fece nascere come una magia unendo la tempera bianca e i pigmenti colorati in un secchio. Avevo cinque anni.”
Questo ricordo lo cito spesso perché direi che la passione per “arte” è nata proprio da lì, o meglio, lì è avvenuta la prima rivelazione. Diventando grande, poi, guardando indietro a ciò che avevo fatto ho scoperto di aver fatto tante cose, anche diverse tra loro, toccato tante facce dell'espressione, della creatività, di essermi a volte un po' persa, domandata cosa stavo facendo...chi me lo faceva fare? Ma alla fine il cerchio si è chiuso e ho capito che il mio cammino aveva avuto un senso e quel senso era la strada giusta.
Ritengo di essere stata fortunata, sono grata per aver potuto fare quello che probabilmente era nel mio destino, credo in ciò che faccio, mi ci immergo, mi tuffo fino in fondo, non sento la fame, la fatica, la stanchezza. Sono sempre attratta dalle novità, dai progetti che mi permettono di sperimentare, ogni volta metto la mia esperienza, la mia professionalità ma acquisto anche esperienze nuove che faccio mie, e il cammino continua. Forse non finirà mai, ho ancora tanto da imparare e da dare, spero.
Poi da quando mi sono “permessa” di dipingere per me e non solo per committenti ho ritrovato quel tassello in più che mancava a questo cerchio, ho trovato l'espressione dell'anima, come la chiamo io, libera da filtri esterni da regole altrui, dove posso permettermi di mettere l'essenza delle cose che mi ispirano, li mi sento veramente libera e ciò che nasce mi appartiene nel profondo. Sempre in “work in progress”; come una spirale in perpetuo movimento, proiettata verso l'esterno ed il futuro.
Roberta Barbieri particolarmente attenta ai temi dell'ecologia, mai come ora così attuali, da tempo ormai ha trovato la sua dimensione artistica ed eco_compatibile proprio nella sua poetica e nei materiali che utilizza. Ritrae corpi femminili o particolari di essi che colgono l'attimo, un pensiero sfuggente, una percezione della realtà che vuole cogliere il mistero, il lato oscuro, il suo fascino sottile, spesso non solo così come appare; dove si possono incontrare zone d’ombra difficili da attraversare e la luce che nasce dall’incontro con il buio.
Tutto ciò senza lasciarsi contaminare troppo dall'effetto figurativo, portando ed invitando chi li guarda ad andare oltre, ad avventurarsi nell'espressione dell'emozione che è dipinta.
Corpi come volumi, che parlano, che si trasformano anche senza particolari come mani, piedi, visi che, se presenti, sono solo accennati; con la loro essenza descrittiva bloccherebbero la stessa rappresentazione immaginifica del soggetto. Per i suoi quadri utilizza una tecnica mista: carboncino e uso di terre, sposandoli con acrilico a tinte piatte e lacche.
Ma i co-protagonisti insostituibili diventano i supporti su cui dipinge: sono in legno di recupero, riciclato, vintage, trovati qua e là. Possono essere tavole o fondi di vecchi armadi e comodini, porte, coperchi di casse, semplici assi o assemblate, fette di alberi nodosi, che qui si trasformano come delle icone. E' legno che ha vissuto, anche molto, e che vive ancora mantenendo sempre dentro sé la propria matericità naturale, la propria essenza.
Ed ecco che le venatura del legno, le macchie del tempo, le sue scalfitture vengono sottolineate e non nascoste, diventando, così, anch'esse attrici e dando alla propria presenza dignità, scopo, una nuova vita al tutto, in una fusione ideale tra uomo e natura. Quel tutto che ci dice “il corpo, come il legno, sono essenzialmente vivi, sempre e comunque, bisogna solo aver voglia di osservare e di sentire”. La poetica delle sue opere quindi è una mistura di vite diverse che si uniscono, si intrecciano e si ispirano vicendevolmente, dove il corpo umano prende vita dal corpo della natura ma dove è possibile esattamente il contrario; dove “fare ad arte”, coscienza civile e sensibilità nuova verso i problemi dell’ambiente, danzano, come in un magico minuetto.

OBYARTStudio Multifunzionale - via Poliziano 16, 20154 Milano
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