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Perati Pupi Tela su tela - Intermediari d'arte

artista Perati Pupi
Perati Pupi

PUPI PERATI RACCONTA LA PROPRIA EVOLUZIONE ARTISTICA: UNA RICERCA INIZIATA DALL’INFANZIA.

Sono nata a Bergamo e sono stata battezzata con il nome della zia Erminia, sorella di mio padre, dalla quale ho ereditato l’amore per il disegno. Non ho potuto frequentare il liceo artistico e l’Accademia d’Arte, come avrei desiderato: i miei hanno voluto che mi iscrivessi al liceo classico e in seguito alla facoltà di lettere, pur non facendomi mancare bravi insegnanti, che mi hanno formata nel disegno e nella pittura. In particolare ricordo le lezioni individuali estive di Giacomo Marra, pittore ed incisore, presso l’Accademia Carrara di Bergamo.
Dopo la laurea, conseguita con lode nel 1972, presso l’Università degli Studi di Pavia, incuriosita dalle tecniche in cui si esprimono manualità e creatività, ho frequentato laboratori di artisti e di grafici, tra i quali Miranda Barabaschi, Roberto e Luisa Zamarin e - negli anni successivi - Guido Orlandi, Luca Bossaglia, Daniela Repetto, Elena Oleskevic, Pieranna Scagliotti, Paolo Severi.
Da sempre amo usare il colore su supporti diversi e passare dall’uso di matite e pennelli a quello di forbici, colle, chiodi e martello, ago e filo … ma mi piace anche la fotografia e so usare bene la parola scritta per ritrarre e raccontare.
Nel 1980 sboccia l’interesse per la ceramica: ne apprendo i segreti presso la Bottega del Maestro Renato Maddalena (Certosa di Pavia), dove incontro l’artista Giuse Maggi, con la quale inizia un  rapporto di amicizia e collaborazione.
Forte dell’esperienza come ceramista, mi accosto alla vetro-fusione, che diventa la mia tecnica preferita.
La padronanza delle tecniche “a fuoco” alimenta il desiderio di sperimentare, accendendo la creatività. Giocare con i quattro elementi è un privilegio raro! L’amore per la forza vitale della natura e per l’armonia del creato trova espressione nelle tinte intense e nelle trasparenze del vetro, nella luce calda dell’oro, nel cangiare delle bolle d’aria colorate, intrappolate dal fuoco fra smalti ceramici e paste vitree. I luoghi dell’anima prendono forma, là dove avventura e mistero si fondono, nell’universo che si cela nelle piccole cose, così come nel segreto del mio mondo interiore. Nei miei manufatti (anche nei più piccoli, come le sculture-gioiello) realizzati con tecniche antiche, è possibile, grazie alla moderna tecnologia, fare viaggi ed incontri sorprendenti.
Dal 1984 lavoro in un mio laboratorio artistico, situato nel centro storico di Pavia, ai piedi della Cattedrale. Espongo nella vetrina del mio studio, ma anche in mostre personali e collettive, molte delle quali curo personalmente. Dal 2004 i miei lavori sono esposti ogni anno anche negli spazi espositivi dell’hotel Holiday Inn di Milano Assago, a cura di Pino Zanchin.
Le mie opere si trovano in collezioni pubbliche e private, sia in Italia che all’estero.
Da alcuni anni mi interesso alla Via Francigena e in particolare alla Via dell’Angelo, che collega i luoghi dedicati all’Arcangelo Michele, dal Nord al Sud dell’Europa: un itinerario spirituale strettamente legato alla simbologia del Labirinto, che passa dalla basilica di S. Michele in Pavia e anche dalla chiesa di S. Lazzaro, situata proprio nella via in cui abito.
Credo nel potere dell’Arte di promuovere un’evoluzione nella storia dell’Umanità: essa si verificherà quando l’ “Homo Sapiens” crescerà in spirito e verità, evolvendo in “Homo Spiritualis vel Artisticus”. Ho espresso questo pensiero, che è ben chiaro nella mia mente e nel mio cuore, nel Manifesto della Compagnia “Artisti della Stella”, da me fondata il 7 novembre  2015 presso il Caffè Letterario della Biblioteca Laudense, mentre era in corso la mostra “Sulla Via Francigena, cercando la propria Stella” (a cura di Mario Quadraroli, promossa da Associazioni che valorizzano i cammini Spirituali d’Europa ).
Sono una sognatrice. Nel labirinto della vita, cerco la luce della mia Stella, che mi aiuti a trarre insegnamento dagli errori e a non scoraggiarmi nelle difficoltà: spero di poterlo fare, in questa vita o nella prossima. Gli incontri e l’intrecciarsi delle esistenze umane nel tessuto della Storia sono un  motivo d’ ispirazione.


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