Crescenzo Laurenzia
Pittrice, affreschista, restauratrice e scultrice, è nata a Locorotondo (Ba). Inizialmente autodidatta, in seguito è stata allieva del maestro Lino Piccoli di Venezia. Usa varie tecniche, fra cui acrilico su tela e legno, olio, acquerello e affresco (personalmente elaborato). Ha tenuto mostre personali in diverse località della Puglia, a Roma, Latina, Frosinone, Sanremo, Ancona, etc. Ha partecipato a molte rassegne ed estemporanee, ottenendo premi acquisto, primi premi e altri riconoscimenti. Nel 2019 ha esposto a Matera presso la chiesa rupestre di S. Antonio Abate. Recensita sulla stampa, da Canale 5 e da altre televisioni, sue opere sono in chiese, scuole, comuni, alberghi e collezioni in Italia, Francia, Olanda, Gran Bretagna, Svizzera, Germania, Argentina, Giappone e Stati Uniti. «Una viva sensibilità guida la pittrice Laurenzia Crescenzo nella scelta delle immagini, che trasfonde con evidente vivacità coloristica nei suoi dipinti. I luoghi prediletti della sua Puglia, la campagna, l’umile mondo contadino, sono colti nella loro quotidianità, nello scorrere semplice della vita, sempre visti ed evocati con grande sincerità. Gli antichi e nodosi ulivi diventano i simboli di una cultura semplice ma forte, che affonda le proprie radici in una tradizione fatta di valori sani e inalienabili. E’ rappresentata una natura amica, dove l’uomo agisce e si muove in piena simbiosi con essa, immersa in luci purissime, in un paesaggio mostrato ora in piena fioritura ora innevato, felicemente colto nel fluire lento del tempo e delle stagioni. Una pittura resa con sobria eleganza, dove i toni si amalgamano in atmosfere che sanno di magia, di gioioso incanto, ariose e liriche al contempo. Il reale è trascritto con il lessico della fiaba, in una visione dove la meraviglia si fonde con la percezione della memoria. E’ una narrazione brillante e festosa, proposta dalla pittrice con variegate tonalità cromatiche accostate con gusto e raffinata delicatezza, capace anche di mostrare un segno grafico attento alla resa dei più minuti dettagli. Sono immagini ricche di sensibilità e poesia, in cui si scoprono le cose che contano veramente, tramandate in un semplice e suggestivo canto che si trasfigura in un’espressione di limpida arte.» (Vito Cracas)